lunedì 26 marzo 2007

Gli oroscopi e i tarocchi per la ricerca

tratto da "Newton" di gennaio 2007.

Qualcuno dei nostri lettori, o di coloro che hanno fatto della scienza la propria vita e il proprio lavoro, forse si sarà scandalizzato. Il nostro Roberto Vacca sicuramente. Personalmente sono del parere che ciascuno deve essere libero di passare il tempo come crede. La notizia è questa: Yahoo!, uno dei motori di ricerca più diffusi, ha reso noto alla fine dell'anno la classifica assoluta dei termini più cercati dai navigatori italiani. Ai primi cinque posti, in ordine, troviamo: meteo, chat, oroscopo, giochi, tarocchi. Per quanto riguarda la meteorologia posso solo dirmi contento (e con me lo sarà un altro nostro collaboratore, Mario Giuliacci), che questo tema sia così seguito dagli italiani. Mentre il successo riscosso da altre due delle cinque parole, l'oroscopo e i tarocchi, non fa che confermare ciò che un po' tutti sapevamo: gli italiani, e forse non solo loro, sono più contenti di credere al fumo di astrologi, negromanti e interpretatori di carte da gioco che alle cose concrete che la scienza costruisce proprio per farci vivere meglio.
Se la maggioranza delle persone preferisce affidare il suo futuro ai tarocchi invece di cercare di cambiario con i propri comportamenti o con l'aiuto, per esempio, di un medico, che lo faccia. Ma avanzo una modesta proposta: visto che lo Stato già lucra sull'ignoranza della popolazione attraverso il gioco del Lotto, che matematicamente è il più iniquo di tutti, perché non fare altrettanto gestendo in proprio le attività di cartomanzia, oroscopi, magie varie?
Con una clausola: dovrà destinare i ricchi introiti alla ricerca scientifica. Se così sarà, mi impegno fin d'ora a mettere una rubrica di astrologia su Newton.

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